Una poesia, un gatto di panno lenci, pennini, inchiostro, colla e a-mici.

Nasce in una serata happy hour l'idea di utilizzare il miciopanno per gli auguri BNC2011. Metto in moto Eli chiedendole dei gatti gialli gialli, Alessandro, per consigliarmi sulla scelta dello scritto (come farei senza!) e spolvero di brutto pennini e calamaio. Cerco buste carucce, non quelle delle poste con i millebolle all'interno, le trovo (grazie Alessio), preparo il timbro e inizio. Nonostante abbia avuto una bellebbrava insegnante (e grazie CInzia Castelli) non sono una professionista nella calligrafia, non ho mai esercitato quanto sarebbe stato dovuto, ma diciamo che 'me la cavo'. Le prime prove le butti quasi sempre, dopo un po' ritrovi la manualità perduta e la mano va via tranquilla.
Spediti.
La selezione è stata abbastanza stretta perché - non è una scusa - non ci stavo con i tempi. Ne esiste una versione digitale: certo, non è la stessa cosa avere o non avere il gatto giallo...